Comunicazione

Raccogliamo quello che comunichiamo

Coltura e comunicazione

Ecco il primo articolo nella rubrica consigli in marketing e comunicazione e la metafora della coltura e della comunicazione mi sembra essere un’introduzione perfetta! Non è a caso che sia anche il nome del blog: Comunica Coltura.

Continuità, pazienza e tenacia

Parliamo di un argomento che spesso torna nelle conversazioni con le piccole aziende: “ho implementato delle azioni di comunicazione, ma non funziona”. Di fronte a questa riflessione, il mio ruolo è analizzare la situazione e rapidamente, trovo molto semplicemente impazienza e mancanza di continuità. Ci si lancia a fare azioni di comunicazione, logo, depliant commerciali, siti internet, profili sui social media con una pubblicazione quando c’è tempo, senza strategia, senza identità grafica e si vorrebbero dei ritorni su investimento immediati. Mi spiace annunciare che non è proprio così che funziona. La buona notizia? Sei nel posto giusto per imparare a costruire una strategia coerente per la tua azienda.

Ripensiamo il processo della comunicazione nella tua azienda

La strategia di comunicazione

Immagina: è un po’ più come delle colture. Prima di seminare, bisogna preparare il terreno, i vasetti, la terra, si cercano i semi (si può anche cercare delle api o dei tori, in questo caso, bisogna adattare il testo che segue) che daranno vita alla migliore produzione possibile. È la tappa dove si stabilisce la strategia di comunicazione. Abbiamo un prodotto da lanciare o da sostenere, un’immagine di marca da valorizzare, prepariamo la strada e il tipo di coltura che faremo. Si prepara il tutto prendendo in considerazione l’esistente, con un’analisi di mercato, tendenze future, la visione aziendale e ovviamente, le previsioni commerciali. Pianifichiamo quindi gli acquisti, le colture, le future azioni di comunicazione.

La diffusione delle azioni di comunicazione

Poi, arriva il momento di seminare. Ora è necessario che i semi diventino piantine. Occorre del tempo, rigore e competenze. Si impara, si prova, si rettifica. Questa è la parte dove lanciamo le azioni, seguiamo un planning, scriviamo, scattiamo foto, sviluppiamo strumenti, conoscenze. Non sappiamo ancora cosa darà quest’anno, se la raccolta sarà buona. Ma ci impegniamo, investiamo umanamente e/o finanziariamente.

Costanza e coerenza delle azioni

A forza di coccolare le nostre colture, man mano le piantine crescono. Bisognerà lottare contro gli imprevisti climatici, le malattie, l’azione umana. È un processo che necessita esperienza, pazienza e tenacia.

Ed ecco che le piante danno frutti, legumi, fiori (adatta pure in funzione delle tue colture, ovviamente). Beh, alcune sono un po’ stanche, non hanno resistito e hanno fatto un flop. Altre invece, sono state vigorose e produttive. Questi dati ci serviranno a prevedere le prossime colture e il prossimo piano di comunicazione!

In conclusione: perseveranza

Questo racconto è stato ispirato dalla filiera frutta e verdura, nella quale ho lavorato qualche anno. Quello che bisogna ricordare è che la comunicazione richiede tempo, energia, continuità, investimento e dell’esperienza. Non essere troppo impaziente e credi nei tuoi progetti.
Consiglio: per ottenere dei risultati, occorre stabilire degli obiettivi di comunicazione e ne parlo nell’articolo Come costruire una strategia di comunicazione?
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